
Su questo blog abbiamo affrontato il tema fondamentale della progettazione. Oggi dedichiamo spazio a un altro tema fondamentale per la realizzazione di un programma: lo sviluppo del software. Stiamo parlando della fase operativa che permette a chi si occupa di questo passaggio (gli sviluppatori) di mettere in pratica ciò che è stato definito a monte.
Sviluppare un software significa creare materialmente un programma o un’applicazione informatica, basando ogni azione sulle architetture individuate nelle fasi precedenti. Ovvero l’analisi dei requisiti e la progettazione.
Il documento di Software Requirement Specification (SRS) sarà sempre al tuo fianco. Ma sarà compito dei professionisti interpretare e trasformare tutto questo in qualcosa che gli utenti utilizzano ogni giorno. Sia per semplificare attività professionali, sia per migliorare le attività quotidiane. Vediamo nel dettaglio come sviluppare un software.
Indice dei contenuti
Cos’è lo sviluppo software?
Lo sviluppo software è una fase fondamentale della creazione di un programma informatico o di un’applicazione. Questo passaggio segue quello della progettazione e si occupa di implementare le istruzioni definite. Ciò significa che gli sviluppatori del software si occuperanno della scrittura del codice sorgente in un linguaggio di programmazione scelto in base alle esigenze del progetto.
Uno sviluppatore software può dare il suo contributo sia nella definizione del linguaggio da utilizzare, in base alla sua esperienza, sia nella fase successiva che si occuperà del testing per verificare se il software è stato sviluppato correttamente. Ma il cuore dell’operazione resta la scrittura del codice sorgente che sarà in Python, Java, C++, JavaScript o altro linguaggio. Ovviamente il tutto dovrà rispettare le regole di base per ottenere il miglior risultato possibile.
I linguaggi per sviluppare un software
Nel precedente paragrafo abbiamo suggerito un punto essenziale: questi programmi verranno sviluppati con un linguaggio specifico che cambia in base alle esigenze del progetto. Questi standard hanno caratteristiche specifiche che sia adattano a una o a un’altra esigenza: ecco un ventaglio di possibili scelte.
Backend
- PHP – Linguaggio di scripting server-side usato nello sviluppo web e spesso integrato con CMS come WordPress, Joomla e Drupal. Supporta database come MySQL e PostgreSQL.
- Python – Ci troviamo di fronte a un linguaggio versatile, usato nello sviluppo web con framework come Django e Flask. Semplice e leggibile, adatto a principianti e professionisti.
- Java – Questa soluzione, invece, si può descrivere con due aggettivi specifici: potente e scalabile, ideale per applicazioni aziendali. Utilizzato anche in Android development.
- Node.js – Ovvero, JavaScript lato server. Ambiente runtime efficiente per applicazioni web moderne grazie alla gestione asincrona. Popolare per API e applicazioni in tempo reale.
- C# – Linguaggio creato da Microsoft e sfruttato con il framework .NET per applicazioni desktop, web e giochi con Unity. Diffuso in ambito aziendale e nello sviluppo Windows.
Frontend
- HTML – Stiamo parlando non più di linguaggi per la programmazione ma di markup di base – regole d formattazione del contenuto – per creare la struttura delle pagine web.
- CSS – Se l’HTML permette di dare una forma alla pagina web, con il Cascading Style Sheets possiamo stilizzare le risorse pubblicate. Rendendole piacevoli e responsive.
- JavaScript – Ecco il linguaggio di programmazione principale per il frontend, il più utilizzato per creare interazioni dinamiche nelle pagine web di un portale o un ecommerce.
- Angular – Framework JavaScript sviluppato da Google per creare applicazioni web dinamiche e scalabili. Utilizza TypeScript e un’architettura adatta a progetti complessi.
- React – Libreria JavaScript sviluppata da Meta per costruire interfacce utente (quindi frontend) particolarmente interattive e reattive. Basata su componenti e Virtual DOM.
- Vue.js – Un framework JavaScript progressivo, molto apprezzato dagli sviluppatori per la sua semplicità e flessibilità. Altro punto a favore: è facile da integrare in progetti esistenti.
Ambiti e contesti dello sviluppo software
Abbiamo dato una definizione di sviluppo soluzioni software di applicazioni informatiche. In quali settori si ritrovano queste attività? Chi ha bisogno delle professionalità di un profilo capace di operare nello sviluppo degli applicativi o di un intero team di professionisti dedicati a questo lavoro?
In primo luogo possiamo considerare le esigenze dello sviluppo del software aziendale in tutte le sue sfumature: le imprese hanno esigenze differenti e avere un programma su misura può essere la soluzione giusta.
Nello specifico, possiamo considerare chi ha bisogno di un software gestionale o un software CRM completo – un gestore di contatti e relative relazioni che permettono di gestire al meglio i touchpoint tra brand e lead – o di un Industrial IoT software. Ovvero, l’integrazione dei programmi che sfruttano l’Internet of Things per migliorare l’efficienza operativa delle aziende. Anche lo sviluppo software in cloud rappresenta un settore fondamentale, al pari di progetti SaaS, Software as a Service.
Quali sono i principali tipi di software?
Lo sviluppo di un programma deve partire, inevitabilmente, dalla conoscenza di base del settore. E le attività operative cambiano in base alle caratteristiche strutturali del prodotto da presentare sul mercato. In altre parole, esistono diversi tipi di software. Su Wikipedia puoi trovare una lista completa che elenca le varie opzioni disponibili ma per semplificare possiamo riassumere le diverse tipologie di software con questa lista.
- Software di sistema – Il classico sistema operativo. Questo tipo di programma ha il compito di gestire le risorse hardware e fornire servizi per altre risorse.
- Software applicativi – Potrebbe essere Word, Excel o Pages. Con questo termine intendiamo software in grado di aiutare l’utente finale in operazioni specifiche.
- Embedded – I software embedded (tipo il navigatore auto) hanno il compito di integrarsi con l’hardware per svolgere dei compiti operativi specifici.
- Software di rete – Un’area molto specifica perché include tutti i programmi che permettono la comunicazione e la gestione delle reti informatiche.
Ogni tipologia di programma ha le sue caratteristiche e delle criticità specifiche in termini di sviluppo. Esistono team di professionisti specializzati in ogni settore, ma le fasi per lo sviluppo di un software sono ben definite. E le possiamo elencare, descrivere, sviscerare per capire quali sono i pilastri di queste operazioni.
Metodologie di sviluppo software
Come avviene per la programmazione, prima di affrontare le fasi specifiche di sviluppo si devono muovere dei passi preliminari. Come, ad esempio, la scelta delle metodologie di sviluppo software. Ovvero? Parliamo di approcci strutturati che guidano il processo di creazione di un software, dall’analisi alla manutenzione.
Waterfall (Cascata)
L’approccio tradizionale allo sviluppo di un software: il processo è sequenziale e lineare. Ogni fase del processo (analisi, progettazione, sviluppo, test, implementazione) deve essere completata prima di passare a quella successiva. Caratteristiche fondamentali? Parliamo di un approccio rigido e strutturato, adatto a progetti con requisiti ben definiti e stabili.
Agile
Passiamo a una prospettiva differente. Con Agile possiamo applicare un insieme di principi e valori che promuove lo sviluppo iterativo e incrementale, con una forte enfasi sulla collaborazione, la flessibilità e l’adattamento rapido ai cambiamenti. Tra le principali metodologie di sviluppo Agile dle software troviamo Scrum, Kanban, Extreme Programming (XP), Lean, Crystal.
DevOps
Ci troviamo di fronte a un approccio che enfatizza la collaborazione tra i team di sviluppo (Dev) e operazioni (Ops). Il tutto per migliorare la velocità e la qualità dei rilasci attraverso l’automazione e l’integrazione continua. Questa metodologia di sviluppo software è perfetta per chi cerca integrazione, automazione del ciclo di vita, miglioramento continuo.
Sviluppo collaborativo del software
Nel paragrafo precedente trovi le principali metodologie di sviluppo software. Esistono anche soluzioni diverse e specifiche per settori particolari, come il V-Model che si usa in settori critici dove è richiesta massima affidabilità, come il settore aerospaziale. Questo metodo, infatti, prende come riferimento il metodo a cascata aggiungendo verifiche e test dopo ogni fase. Ci sono anche altre soluzioni da prendere in esame come, ad esempio, lo sviluppo collaborativo del software.
In questo caso parliamo di un approccio in cui più persone o team lavorano insieme per progettare, sviluppare, testare e lanciare un progetto software. Questo metodo si basa sulla collaborazione, la condivisione delle conoscenze e l’uso di strumenti che facilitano il lavoro di gruppo. Ad esempio, si utilizzano strumenti per la gestione delle attività e per la version control. In questi casi puoi sfruttare il software GIT. Ovvero?
Si tratta di uno strumento fondamentale per lo sviluppo software che ti permette di organizzare tutto il lavoro in una GIT directory, il luogo virtuale in cui viene memorizzato e organizzato il codice sorgente – quindi i rami, i file, la cronologia delle modifiche, i tag e le configurazioni – di un progetto, insieme alla sua storia di sviluppo.
Fasi di sviluppo software
Le fasi di sviluppo di un software ci permettono di definire, attraverso un percorso ben strutturato, delle tappe imprescindibili per avere un prodotto che poi dovrà essere testato, migliorato e aggiornato. Il ciclo di vita del software inizia da questi step e prosegue per un tempo indefinito, fin quando sarà utile aggiornarlo e migliorarlo. Quali sono i passaggi da prendere in considerazione?
Analisi dei requisiti
Il primo passaggio del ciclo di sviluppo del software: bisogna conoscere le necessità e le esigenze del committente. In sintesi, dobbiamo organizzare i requisiti richiesti e analizzarli in modo da poter passare al prossimo step con tutte le informazioni in termini di requisiti software.
Progettazione software
Il software viene progettato nella sua struttura in modo da avere una linea da seguire, delle istruzioni utili per gli sviluppatori che devono scegliere linguaggio, modelli e altri standard utili all’architettura del software. Su questo argomento abbiamo pubblicato una guida dedicata che puoi leggere per approfondire.
Collaudo del software
Una fase fondamentale per il processo di verifica e validazione del programma. In questo step del ciclo di vita del software possiamo assicurarci che ogni dettaglio funzioni correttamente e soddisfi i requisiti indicati in fase di progettazione. Qui si delineano una serie di test per individuare errori, bug o problemi prima che il software venga lanciato.
Software deployment
Siamo sul processo di rilascio e installazione del programma. Questo passaggio può includere attività come la configurazione del software, vari test da effettuare e manutenzione del software. Tutto questo è decisivo per garantire che il programma continui a funzionare nel tempo, affrontando anche nuove esigenze e criticità in termini di sicurezza.
Strumenti per lo sviluppo software
Queste fasi devono essere supportate da strumenti di sviluppo software adeguati. Che possono essere diversi, ma questi tool sono essenziali per scrivere, testare, debuggare e gestire il codice in modo efficiente.
Ad esempio, è fondamentale avere un ambiente di sviluppo integrato IDE come Visual Studio Code o VS Code, Eclipse, IntelliJ IDEA (ambiente di programmazione JAVA), Xcode. Altri strumenti di sviluppo IDE sono sempre disponibili ma non dimentichiamo anche la selezione delle migliori utility di testing e debugging come PyTest (chiaramente per Python), Selenium e il sempre valido Google DevTool.
Non dimenticare manutenzione e refactoring
Il percorso per lo sviluppo del software non termina con il rilascio della versione finale. Anzi, è proprio ora che inizia una fase fondamentale per questo lavoro. Bisogna impostare un percorso di manutenzione del software per garantire al cliente sempre la massima affidabilità possibile e dei livelli di sicurezza adeguati alle esigenze.
Al tempo stesso, si lavora sul refactoring del software per modificare il codice esistente in modo da migliorarlo in tutti i modi possibili. Il percorso di sviluppo non termina qui, e chi si affida a un’azienda professionale può contare su una consulenza software completa.
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