Il Container as a Service rappresenta l’ultima frontiera dei servizi Cloud, offrendo piattaforme di hosting all’avanguardia che rivoluzionano il concetto di virtualizzazione.
Sfruttando la tecnologia dei container, infatti, permette a un’applicazione di funzionare con successo in ogni tipo di ambiente, ottimizzando la scalabilità e incrementando i servizi proposti.
Come funziona nello specifico questo servizio? Quali sono le caratteristiche principali?
Vediamo ogni dettaglio in questo articolo!
Indice dei contenuti
Cos’è il Container as a Service?
Il Container as a Service (CaaS) è un servizio di Cloud Computing erogato da apposite piattaforme che gestiscono i container su larga scala.
Permette di virtualizzare a container attraverso un servizio online ridimensionabile, evitando agli utenti di affidarsi obbligatoriamente a un’infrastruttura.
Grazie a questo modello gli sviluppatori software e i reparti IT possono caricare, organizzare, eseguire, ridimensionare, gestire e arrestare i container utilizzando la virtualizzazione e sfruttando dei framework offerti dai provider.
I provider in genere fanno uso di API (Application Programming Interface) o di un’interfaccia del portale Web.
Le piattaforme di container CaaS possono essere considerate come una via di mezzo tra piattaforme software quali Docker, che consente di gestire singoli container senza capacità di orchestrazione, e gli orchestrator con funzionalità complete come Kubernetes, che fornisce potenti funzionalità di management dei cluster ma è complesso da configurare e mantenere.
Tra i principali provider di servizi Container as a Service troviamo Google, Amazon Web Services (AWS), IBM, Amazon Elastic Container Service (ECS), Amazon Fargate, Azure Container Instances (ACI), Rackspace e Joyent.
La differenza tra i vari tipi di offerta risiede sostanzialmente nella piattaforma di orchestrazione, che varia da Google Kubernetes, a Docker Swarm, DC/OS, OpenShift o altre.
Il ruolo chiave dei container
Per comprendere a fondo la tecnologia CaaS è quindi fondamentale avere chiaro il concetto di container.
Un container è un ambiente software dove sono isolati processi e applicazioni con l’obiettivo di virtualizzare solo lo spazio utente e non l’intero hardware.
Lo stesso nome container, infatti, indica proprio una sorta di contenitore che raggruppa e isola codice software e tutti i relativi componenti necessari – quali librerie, framework e altre dipendenze.
È una tecnologia che nasce dalla virtualizzazione e rappresenta un’ottima soluzione per creare un contesto di esecuzione limitato, veloce, facile da usare e con un alto livello di astrazione, evitando di dover fare affidamento su un’intera macchina.
Può essere definito come una sorta di server virtualizzato a livello operativo e ha la caratteristica di risultare estremamente portatile ed estremamente modificabile con semplici mosse in base alla necessità.
Sfruttando un approccio basato sui container, si crea un ambiente facilmente trasferibile che esegue le applicazioni in sicurezza senza preoccuparsi dell’ambiente esterno.
Il software risulta indipendente dall’hardware e tutto ciò che supporta l’ambiente non è virtuale ma reale e condiviso fra tutti i container in esecuzione.
Le principali caratteristiche di un CaaS
Il servizio Container as a Service offre delle caratteristiche portano grossi benefici ai team DevOps e IT.
Grazie a questa tecnologia, infatti, si può beneficiare di:
- Flessibilità aziendale: gestendo l’integrazione e la distribuzione di tutte le applicazioni containerizzate, le aziende possono distribuire container su più Cloud, svincolandosi da un fornitore unico. In questo modo si possono selezionare i fornitori di servizi Cloud in base ai criteri d’interesse, valutando per esempio i costi o la qualità del servizio.
- Portabilità: i carichi di lavoro possono essere spostati facilmente tra Cloud, provider e ambienti. Ciò consente alle aziende un maggiore controllo ed efficienza.
- Manutenzione semplificata: il monitoraggio dei container avviene in maniera aggregata e centralizzata, favorendo una migliore visibilità delle prestazioni. I provider CaaS gestiscono inoltre gli aggiornamenti e le attività di manutenzione, lasciando i dipartimenti IT liberi di concentrarsi su altre attività più urgenti per gli obiettivi di business.
- Gestione unificata: il team DevOps può monitorare le prestazioni e gestire l’orchestrazione da un unico fornitore.
- Scalabilità: le piattaforme CaaS forniscono funzioni di scalabilità automatica che consentono di adeguarsi con rapidità se la domanda aumenta o si stabilizza.
- Velocità di implementazione accelerata: CaaS aiuta i team di sviluppo a semplificare i cicli di sviluppo del software. Astraendo l’infrastruttura sottostante, infatti, il team DevOps può sviluppare implementazioni più leggere e veloci.
- Costi ridotti: l’azienda paga solo i servizi utilizzati, come il bilanciamento del carico, la pianificazione e le istanze di calcolo. I clienti possono inoltre ridurre l’infrastruttura, le licenze software e i costi operativi.
Servizi di Cloud Computing: non solo CaaS Cloud
Parlando di Cloud Computing, il Container as a Service non è l’unico servizio disponibile per le aziende.
Ci sono infatti diversi modelli che differiscono in base ai livelli tecnologici sui quali si sviluppano i sistemi e le architetture IT.
Ecco i principali:
- Iaas – Infrastructure as a service: il provider – un Public Cloud provider o l’azienda che eroga i servizi di Private Cloud – offre ai clienti/utenti risorse infrastrutturali sulle quali installare e gestire autonomamente le proprie piattaforme e applicazioni. L’intera infrastruttura è composta da server fisici e sistemi di storage su un data center remoto gestito tramite virtualizzazione. Solitamente ci si affida ad un’azienda esterna ed è possibile amministrare tutti i dati senza acquistare l’hardware necessario in caso di gestione da locale.
- Paas – Platform as a service: il provider offre al cliente/utente piattaforme middleware ottimizzate e preconfigurate per lo sviluppo, il testing e l’erogazione delle proprie applicazioni nel Cloud. Questi servizi di Cloud Computing, infatti, forniscono un ambiente su richiesta e accessibile facilmente via Web, senza doversi preoccupare della configurazione o della gestione dell’infrastruttura tecnologica sottostante. PaaS consente agli utenti SaaS di sviluppare componenti aggiuntivi, nonché di sviluppare applicazioni Web indipendenti, riutilizzare altri servizi e sviluppare collaborando in team.
- Saas – Software as a service: il provider offre applicazioni pronte all’uso gestite su un’infrastruttura Cloud senza che l’utente se ne accorga. Saas, quindi, ospita e gestisce le applicazioni software e l’infrastruttura tecnologica sottostante (comprese attività di manutenzione, gli aggiornamenti software e l’applicazione di patch di protezione) mentre gli utenti utilizzano la soluzione applicativa, sempre aggiornata, accedendovi semplicemente via Web.
Le applicazioni sono così offerte come servizi online piuttosto che come pacchetti software acquistabili dai singoli clienti. Si possono richiedere degli abbonamenti mensili per utente o possono essere fatturate per utilizzo, soluzioni molto più economiche del possesso e manutenzione del software in locale.
Analizzando questi servizi Cloud, si può dire che CaaS offre più funzionalità rispetto a Infrastructure as a Service (IaaS), ma ha meno funzionalità rispetto alla maggior parte delle offerte Platform as a Service (PaaS).
CaaS è più comunemente distribuito in un modello IaaS (tanto da essere definito come un sottoinsieme di IaaS), ma la sua principale unità di risorse sono i container, non le macchine virtuali (VM) o i server bare metal.
Quando scegliere un Container as a Service
Perché le aziende dovrebbero affidarsi alla tecnologia Container as a Service?
CaaS è un modello di servizio ricco di risorse che consente ai team di sviluppo software e ai dipartimenti IT di esplorare nuovi orizzonti cessando però di svolgere alcune attività.
Prima che CaaS diventasse un’opzione, infatti, lo sviluppo del software includeva la gestione dell’infrastruttura come parte del processo di immissione sul mercato.
I team DevOps dovevano prestare attenzione all’infrastruttura sottostante su cui venivano eseguiti i container, supervisionando le macchine Cloud e gestendo i sistemi di routing di rete.
L’avvento di CaaS ha alleggerito i reparti da tali attività, consentendo al team IT di risparmiare il tempo utilizzato per creare e testare l’infrastruttura dei container.
In questo modo si possono investire le energie su altri obiettivi, sfruttando le funzionalità del Container as a Service per delineare nuove soluzioni capaci di soddisfare le esigenze dei clienti.
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