
Per capire come creare una macchina virtuale su Azure dobbiamo, per ovvi motivi, contestualizzare i vari passaggi. In primo luogo diamo una definizione del tema principale: una macchina virtuale, nota come virtual machine o VM, è un software che emula un computer fisico. Ed esegue un sistema operativo ma anche delle applicazioni specifiche.
Detto in altre parole, con questo sistema puoi avere diversi computer virtuali che operano su una singola struttura fisica. Questo avviene condividendo le risorse hardware come CPU, RAM, storage, rete. Ogni macchina virtuale è indipendente dalle altre, quindi i problemi non si propagano. Se a tutto questo aggiungi la giusta opzione per creare macchine virtuali siamo nella direzione giusta.
In questo frangente entra in gioco Azure, una piattaforma di cloud computing con diverse soluzioni in termini di Machine Learning, analisi dei dati, servizi IoT, serverless computing ma anche creazione di VM. Ecco cosa dobbiamo approfondire: come realizzare una Microsoft virtual machine con Azure.
Indice dei contenuti
Differenze tra server virtuale e macchina virtuale
Siamo sempre in una fase preliminare. Per capire come creare una macchina virtuale su Azure è utile valutare le basi di quest’operazione. E sciogliere una domanda classica: un server virtuale è la stessa cosa di una virtual machine?
Non proprio: nello specifico, parliamo di una sottocategoria: una macchina virtuale è un software che emula un computer fisico; un server virtuale è una VM configurata come server e può essere il classico servizio VPS (Virtual Private Server) proposto dai servizi hosting. Ecco le differenze chiave in una tabella di sintesi:
Caratteristica | Macchina Virtuale | Server Virtuale |
Definizione | Computer virtuale generico | VM configurata come server. |
Utilizzo | Qualsiasi (test, sviluppo, ecc.) | Hosting di applicazioni, siti web. |
OS | Qualsiasi | Windows Server o Linux |
Esempio | VM su Azure | VPS su un hosting provider |
Perché creare una macchina virtuale su Azure?
Continuiamo quest’analisi con una domanda: perché scegliere le macchine virtuali Microsoft di Azure per questo tipo di lavoro? Iniziamo dall’aspetto economico: il portale Azure è noto per la modalità pay-as-you-go. Ciò significa che paghi solo per ciò che utilizzi. Quindi è un’ottima soluzione per chi non vuole sprecare risorse e ha intenzione di attivare strategie per ottimizzare l’infrastruttura IT e ridurre i costi operativi.
Una virtual machine Azure ha come punto di forza la scalabilità, puoi attivare e disattivare risorse velocemente, in base alle esigenze. Inoltre, questa opzione ha data center in tutto il mondo e supporta diversi sistemi operativi. Ma anche linguaggi di programmazione e framework. Detto in altre parole, la tua Azure virtual machine è affidabile e flessibile.
La scelta del tipo di macchina virtuale su Azure
Vuoi lavorare grazie alle possibilità offerte dal portale Azure (che trovi qui) per realizzare i tuoi progetti e creare un VPS o una VM per qualsiasi altro scopo, come fare prove in ambienti sicuri. Quale versione scegliere?
- Azure A-Series: ecco la VM entry-level per lo sviluppo. Queste soluzioni sono perfette per chi deve utilizzare carichi di lavoro leggeri, ha bisogno di ambienti per eseguire test e avviare applicazioni con basso utilizzo di risorse come CPU.
- Azure B-Series: sempre una virtual machine a basso costo ma con CPU burstable. Queste opzioni sono adeguate per lavori oltre la soglia minima, quindi con carichi variabili che non richiedono CPU costante al massimo delle prestazioni.
- Azure D-Series: siamo di fronte a macchine virtuali perfezionate per il calcolo grazie a una memoria veloce. Queste versioni sono indicate per applicazioni aziendali, database, analisi dati e applicazioni con necessità di alta velocità di elaborazione.
- Azure E-Series: ci avviciniamo alle versioni performanti, quelle pensate per carichi di lavoro con elevata richiesta di memoria. La serie E rappresenta l’ideale per database in-memory, SAP HANA e applicazioni non ordinarie con analisi avanzata.
- Azure F-Series: presentiamo una VM ad alte prestazioni con potenza di calcolo interessante grazie alla presenza di più core CPU rispetto ad altre serie. Viene utilizzata per simulazioni esigenti e applicazioni scientifiche.
- Azure N-Series: ecco una VM con GPU per applicazioni che richiedono una buona capacità grafica. Sono opzioni ideali per chi lavora con l’intelligenza artificiale, machine learning, rendering grafico e simulazioni tridimensionali.
Ora, qual è la versione adatta alle mie esigenze? Quali macchine virtuali Microsoft scegliere per la propria attività? In questi casi è fondamentale avere il supporto di un’azienda specializzata in consulenze software che ti aiuti a scegliere nel miglior modo possibile e con un occhio di riguardo sia al budget che alle performance.
Procedura per creare una macchina virtuale Windows su Azure
Arriviamo al punto fondamentale della nostra guida rispetto a come creare una macchina virtuale su Azure. I passaggi sono definiti da diverse risorse che ti spiegano come creare macchine virtuali Microsoft. Cerchiamo di individuare una sintesi valida per le tue necessità.
Introduzione: accedi al portale di Azure
Il primo passaggio utile per creare una macchina virtuale Microsoft: devi accedere al portale principale. Nella sezione Servizi seleziona la voce che ti interessa (Macchine virtuali). Subito dopo devi selezionare Crea e poi Macchina virtuale Azure per raggiungere la sezione dedicata. Come suggerisce la guida ufficiale, devi inserire myVM come nome macchina virtuale e Windows Server 2022 Datacenter: Azure Edition – x64 Gen 2 per l’immagine.

Connettersi alla macchina virtuale via RDP
Passiamo all’account amministratore per proseguire con il nostro progetto di virtualizzazione con Azure: inserisci un nome utente e una password che soddisfi i requisiti di complessità per mantenere elevati gli standard di sicurezza. Ora passiamo alla connessione della macchina virtuale su Azure.

Rispetto alle regole porta in ingresso, è meglio scegliere l’opzione Consentire porte selezionate e poi i valori RDP e HTTP dall’elenco a discesa. Che sono, rispettivamente, 3389 e 80. Clicca su rivedi e crea alla fine della pagina per tutti gli altri valori. Nello specifico, ricorda che la porta RDP può essere un pericolo per la sicurezza. Quale soluzione preferire se ci sono determinate esigenze? Microsoft consiglia l’uso di soluzioni più sicure come Azure Bastion o Just-In-Time VM Access.
Configurare e ottimizzare la VM su Azure
Una volta creata la macchina virtuale su Azure dobbiamo procedere con una serie di operazioni per la configurazione. Iniziamo dagli aggiornamenti del sistema operativo: accedi alla VM tramite RDP e vai su Impostazioni poi su Windows Update, installa gli aggiornamenti disponibili.
Poi, installa il Microsoft VM Agent per backup e gestione remota. Se ti occupi di sviluppo, è utile scaricare Azure CLI – interfaccia della riga di comando per gestire le risorse da installare su Windows, macOS e Linux – e strumenti come PowerShell, .NET ma anche SQL Server Management Studio.
Un consiglio per configurare la tua macchina virtuale: meglio usare Azure Log Analytics per raccogliere i log e analizzarli in modo da identificare errori di sistema, elevato utilizzo delle risorse o attacchi sospetti.
Rispetto all’ottimizzazione, conviene abilitare la cache del disco per migliorare la velocità. Poi devi sempre osservare l’uso della CPU con Task Manager o Azure Monitor in modo da decidere se aumentare o diminuire le risorse della macchina virtuale. L’ultimo tool è fondamentale per impostare alert automatici in grado di definire un utilizzo anomalo delle risorse come RAM o disco, errori di sistema, arresti imprevisti, tentativi di accesso non autorizzato. E per la sicurezza conviene abilitare Microsoft Defender for Cloud per gestire minacce e vulnerabilità in termini di cybercriminalità.
Gestione delle risorse e monitoraggio della macchina virtuale
Il tuo obiettivo, come sempre, è migliorare i costi di Azure senza rinunciare alle performance. Ricordiamo che hai una funzione di spegnimento automatico delle macchine virtuali per ridurre i costi di Windows Azure e garantire che non ci siano risorse inutilizzate che puoi eliminare in chiave lean organization.
Attraverso il portale Azure, vai nella sezione Operations della macchina virtuale e clicca su Auto-shutdown. Qui puoi configurare l’orario di spegnimento automatico. Impostata l’ora – attenzione al fuso orario, di base hai l’opzione (UTC) Coordinated Universal Time – e seleziona Salva per attivare la configurazione che hai scelto. Per garantire prestazioni ottimali e costi sotto controllo, però, non basta questo: è fondamentale monitorare la VM su Azure. Questi sono i tool decisivi:
- Azure Resource Manager: gestisce e organizza dischi, rete e sicurezza.
- Azure Load Balancer: strumento per distribuire il traffico tra più VM.
- Application Insights: decisivo per monitorare le applicazioni.
Un tool è fondamentale: Azure AutoScale. Ovvero la soluzione indispensabile per aumentare o ridurre le risorse come CPU o RAM in base alla domanda. In questo modo puoi ridurre i costi in modo automatico, senza intervento personale.
Sicurezza e manutenzione della VM Azure
Hai configurato e aggiornato la macchina virtuale creata su Azure? Perfetto, ora devi pensare alla sicurezza del lavoro svolto. ma anche al backup e alla manutenzione del lavoro svolto. Ci sono alcuni passaggi che devi tener presente per proteggere al meglio la tua VM su Azure:
Abilita Just-In-Time Access (JIT)
Questa è una funzionalità utile per aprire temporaneamente la porta RDP solo quando serve, riducendo drasticamente il rischio di attacchi brute-force. Come ottenere questo benefit in termini di sicurezza? Tutto molto semplice: vai su Microsoft Defender for Cloud, seleziona la VM e abilita Accesso Just-In-Time. Ora imposta un timer (ad esempio 3 ore) per consentire la connessione RDP nel momento in cui viene richiesta.
Usa Azure Bastion per connessioni sicure
Lo abbiamo citato. Ma a cosa serve? Azure Bastion ti consente di connetterti alle virtual machine con il browser attraverso la porta 443. Il tutto senza esporre la porta RDP pubblicamente. È una soluzione raccomandata in ambienti di produzione, Ma come si attiva? Crea un host Bastion nella tua rete virtuale e connettiti alle VM dal portale Azure.
Programma backup, snapshot e aggiornamenti
Proteggi i dati della tua macchina virtuale con il backup. Come si attiva questa funzione? Vai nel menu Backup della tua VM, crea un vault di Recovery Service e definisci una policy adeguata alle tue esigenze. Ad esempio, una copia ogni giorno con conservazione di 1 mese. Questo passaggio ti aiuta anche in fase di manutenzione.
A tal proposito, devi impostare una manutenzione regolare con tutti gli aggiornamenti di sistema, aggiungi anche antivirus e patch di sicurezza per evitare sorprese. Cosa suggerisce il manuale del security manager professionale?
Oltre a definire i backup con le procedure già indicate, effettua degli snapshot manuali prima di eseguire aggiornamenti o modifiche di sistema. Magari sfruttando Azure Update Management per centralizzare la gestione degli update su più macchine virtuali.
Domande frequenti: quanto costa una VM Azure
Ora sai come creare una macchina virtuale su Azure. E per le attività specifiche puoi sempre contattare un’azienda specializzata su questo fronte. Ma prima di prendere una decisione vuoi sapere qual è il costo di una macchina virtuale su Azure.
E, più in generale, quali sono i prezzi di questo servizio. In realtà, non esiste un costo definito perché deve essere articolato intorno alle esigenze del progetto: per questo puoi determinare l’investimento con questo calcolatore ufficiale microsoft.com/pricing/calculator.
Ultime News Tecnologie e concetti IT
-
-
Cos’è lo sviluppo di un progetto software e quali sono le fasi essenziali
26 Febbraio 2025 -
Come progettare un software: gli step da seguire
21 Febbraio 2025 -
Virtual Desktop Infrastructure (VDI): cos’è e come funziona la virtualizzazione desktop
19 Febbraio 2025 -
Cos’è un software per virtualizzazione e quali sono i migliori programmi
2 Febbraio 2025 -
Cos’è un backup dati e come si fa un ripristino efficace
31 Gennaio 2025 -
Continuità operativa in azienda: cos’è la business continuity e a cosa serve
14 Gennaio 2025 -
Cos’è la digital transformation, la trasformazione digitale che rivoluziona le aziende
12 Dicembre 2024 -
Quali sono i migliori password manager e come scegliere un gestore efficace
13 Novembre 2024 -
Quando finirà il supporto di Windows 10? E cosa dobbiamo fare?
9 Novembre 2024
Tecnologie cloud e infrastruttura
-
Strategie per ottimizzare l’infrastruttura IT e ridurre i costi operativi
20 Marzo 2025 -
Quali sono le tendenze della gestione avanzata dell’iperconvergenza?
19 Settembre 2024 -
Qual è il ruolo del Cloud Architect? Ecco le sue mansioni in azienda
12 Giugno 2024 -
Sistemi iperconvergenti Nutanix
11 Giugno 2024 -
Come gestire al meglio implementazione e sicurezza dei sistemi iperconvergenti
17 Aprile 2024 -
Sangfor: Soluzioni HCI, Cyber e Cloud
9 Gennaio 2024 -
Multi-cloud vs Hybrid cloud: Confronto, Cosa sono, Differenze
29 Novembre 2023 -
Sistemi Iperconvergenti Simplivity
4 Luglio 2023 -
Sistemi Iperconvergenti Syneto
4 Gennaio 2023 -
Cos’è l’Iperconvergenza, come funziona e differenze
8 Settembre 2022