Il server rappresenta il cuore pulsante dell’infrastruttura IT di un’azienda. Risulta impossibile immaginare operation ben organizzate senza il supporto di un server aziendale. Tale elemento viene definito semplicemente come un “servitore” dei client, ovvero delle macchine che popolano l’infrastruttura IT di un’azienda.
Pc, workstation, dispositivi esterni, sistemi di elaborazione e analisi dei dati: tutti questi strumenti possono lavorare coerentemente tra loro mediante la connessione al server aziendale.
Il server, quindi, è indispensabile per garantire un flusso di lavoro dinamico, ordinato, flessibile e performante. Anche per questo, nel momento opportuno, è importante procedere con un cambio server. Perché cambiare server e come sapere che è arrivato il momento giusto? Scopriamo tutto ciò che devi sapere in questo articolo.
Indice dei contenuti
Cambio server aziendale: Perché farlo?
Il motivo principale per il quale occorre procedere tempestivamente con il cambio server è molto semplice: quando questa struttura non è in grado di supportare un flusso di lavoro ordinato e performante, deve essere sostituita.
Nonostante l’aggiornamento software continuo, l’installazione di nuovi ed elaborati sistemi, le varie riparazioni susseguitesi nel tempo, è quasi impossibile riportare il server a prestazioni ottimali. I costi di manutenzione e di assistenza, in caso di server lento e poco performante, potrebbero lievitare sempre di più, comportando una spesa considerevole a fronte di un risultato parziale e non sufficientemente soddisfacente.
Quando bisogna sostituire il server?
Sono 4 i campanelli d’allarme da considerare per comprendere quale sia il momento più indicato per effettuare un cambio server:
- lentezza. Un server è composto da tre elementi: processore, RAM e spazio disco, interconnessi tra loro. Quando uno dei tre elementi funziona male o è danneggiato, a risentirne è l’intero server. Lo spazio disco, pur essendo estremamente voluminoso, non è infinito. Il processore e la RAM, allo stesso tempo, non possono garantire eternamente la massima potenza, soprattutto nel momento in cui si procede con l’installazione e aggiornamento di software particolarmente complessi. Tutti questi elementi, quando rallentati, tendono ad allungare i tempi di risposta utili;
- hardware vetusto. La licenza scaduta limita le prestazioni del server e può addirittura rappresentare un rischio per la sicurezza dell’infrastruttura IT. I software moderni, sempre più complessi nelle funzionalità, nelle potenzialità di immagazzinamento delle pipeline di dati e nei requisiti, richiedono hardware sempre aggiornati. L’infrastruttura hardware vetusta rende l’intero server più lento e meno performante;
- costi di manutenzione. Ulteriore campanello d’allarme per comprendere se è arrivato il momento di effettuare il cambio è l’analisi dei costi di manutenzione e assistenza server sostenuti negli ultimi anni. Un server vetusto comporta una spesa maggiore legata alla manutenzione e al consumo di energia elettrica. In più, occorre considerare i costi indiretti connessi al fermo produzione (i guasti improvvisi possono provocare danni economici significativi, soprattutto se prolungati). I server moderni, oltre a garantire maggiore efficienza, sono progettati nell’ottica del risparmio energetico;
- efficienza dei flussi di lavoro. Quando le necessità di business cambiano, è bene considerare l’eventualità di un cambio server per ottimizzare ed efficientare i flussi operativi. Molti requisiti potrebbero non essere più necessari in quanto molte aziende prediligono server in cloud o soluzioni ibride.
Durata in anni del server
Generalmente, un server può garantire ottime performance per un periodo mediamente breve, dai 3 ai 5 anni.
La durata del server varia sensibilmente in base agli aggiornamenti effettuati nel tempo: ad esempio, se si opta per un aggiornamento di media vita per l’hardware, si può procedere con la sostituzione dei componenti di elaborazione e archiviazione per potenziare le risorse.
Oppure, è possibile aggiornare l’hardware di rete mediante l’ausilio di adattatori e switch, aumentando la larghezza di banda, stabilizzando le prestazioni hardware e la velocità della rete.
Consigli per cambio server
Quali sono le best practice durante il processo di cambio server? Scopriamole insieme:
- pianificare ogni dettaglio. Nel momento in cui si decide di cambiare server, è bene pianificare le operazioni: individuare il nuovo modello da acquistare, il vendor cui affidarsi e soprattutto la tipologia di server più conveniente (in cloud oppure fisico);
- effettuare un backup. Prima di ogni cambio server è indispensabile eseguire un backup completo, per evitare eventuali perdite;
- calcolare le tempistiche di trasferimento. È bene tenere in considerazione la possibilità di incorrere in disservizi durante le fasi di cambio server;
- esaminare il trasferimento. Occorre valutare, mediante specifici test, i tempi di risposta e le performance generali del server, per poter individuare eventuali problematiche e procedere repentinamente alla loro risoluzione;
- monitorare le prestazioni per poter individuare, tempestivamente, eventuali malfunzionamenti e rallentamenti che potrebbero tradursi nell’esigenza di un nuovo cambio server.
Miglior server aziendale
Al giorno d’oggi esistono due tipologie di server: definire quale sia il migliore è impossibile, poiché ogni azienda presenta specifiche esigenze che potrebbero essere soddisfatte dall’una o dall’altra soluzione.
In particolare, le aziende possono optare per un:
- server fisico, o server “dedicato”. Tale dispositivo, molto simile a una colonnina del pc, può avere dimensioni differenti a seconda della potenza e della complessità richiesta. Il server fisico è composto da un’infrastruttura hardware che ha il compito di gestire le pipeline di dati e i flussi relativi alle operazioni aziendali. Questa infrastruttura risulta essere estremamente potente e affidabile. L’azienda con server fisico potrà mantenere sempre la proprietà esclusiva su dati e flussi, dovendo però gestire tutti gli oneri (economici e logistici) relativi alla manutenzione dei macchinari;
- server cloud, detto anche “server virtuale”. Questa tecnologia è in grado di gestire tutti i dati in modo versatile, adattando le performance alle necessità di controllo, flusso e archiviazione dei dati. Le caratteristica principale di questo server è la flessibilità. Il server cloud è altamente scalabile poiché permette di aumentare/diminuire le risorse in base alle richieste, non dovendo sostituire sistemi fisici.
Rendi la tua infrastruttura IT aggiornata
Perché è importante procedere con il cambio server per rendere l’infrastruttura IT aggiornata e performante? Sono almeno 3 i motivi che spingono le aziende moderne a rinnovare le proprie risorse IT:
- ottenere prestazioni migliori e la massima efficienza del server e, di conseguenza, di tutte le operation aziendali;
- ridurre i costi di manutenzione e di riparazione legati a un server vetusto;
- ottenere dati e analisi più affidabili, che si traducono in una riduzione degli imprevisti e dell’eventualità di una scorretta gestione del traffico e dei flussi.
Per la migrazione e il cambio server rivolgiti a un’azienda specializzata, in grado di seguirti passo dopo passo con la massima attenzione: contatta IT Impresa e richiedi una consulenza su misura.
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