Nell’articolo dedicato ai software gestionali per industrie manifatturiere abbiamo indicato la presenza di diversi programmi, con compiti differenti. Il MES, o Manufacturing Execution System, è una delle possibili opzioni. Infatti, stiamo parlando di una soluzione in grado di migliorare le operazioni di uno stabilimento.
Nello specifico, il MES è perfetto per definire le operazioni produttive e sfruttare al meglio l’automatizzazione per snellire e semplificare – ma soprattutto ottimizzare – le attività di un impianto.
Tutto questo sempre nell’ottica di una produzione snella, la famosa lean production che ha come obiettivo finale l’eliminazione degli sprechi (in giapponese muda) e il raggiungimento della perfezione (il kaizen). Sarà possibile tutto questo? Dipende anche da come e se usi un buon sistema di esecuzione della produzione.
Indice dei contenuti
Cos’è il Manufacturing Execution System
Il MES è un sistema software da inserire nell’industria manifatturiera per ottimizzare il processo produttivo. Ciò avviene monitorando e verificando il lavoro in tempo reale, quindi anche il percorso svolto dalle macchine, la logistica in magazzino, la consegna degli ordini, l’avanzamento e i blocchi.
Possiamo definire il MES come un tool dedicato all’attività produttiva. Comprende un software e dei sensori ottici che recuperano le informazioni da fornire a un programma che elabora e consegna dati lavorati all’operatore. Il quale può facilmente trovare colli di bottiglia e anticipare i problemi.
Quali sono le differenze tra ERP e MES?
Spesso c’è confusione ed è giusto fare una precisazione prima di affrontare altri punti. In sintesi, la differenza è questa: l’ERP (Enterprise Resource Planning) è un programma per la gestione dell’impresa rivolto a tutti i processi di una realtà imprenditoriale necessari a pianificare e gestire le risorse aziendali affrontando la contabilità, i temi del project management, le operazioni collegate alla supply chain e tanto altro.
Il Manufacturing Execution System, invece, è un sistema software che si concentra solo su un punto: il controllo della produzione in tempo reale. Questa differenza, però, è anche sinonimo di integrazione.
Stiamo parlando di utility che lavorano in simbiosi grazie a uno scambio di dati bidirezionale. Ad esempio, il MES può ragguagliare l’ERP con numeri specifici rispetto a pianificazione e risorse della produzione.
A cosa serve il MES e quali sono gli scopi
Il fine ultimo è quello di monitorare e ottimizzare i passaggi all’interno del sistema produttivo di un’azienda manifatturiera. Ovvero una realtà che al centro ha proprio questo: un meccanismo di produzione.
Che, ovviamente, ha bisogno di costante osservazione. Il Manufacturing Execution System serve a migliorare la tracciabilità delle operazioni e aumentare l’efficienza complessiva. In che modo? Ad esempio con il sistema di lettori ottici integrati è possibile controllare i macchinari e anticipare la giusta manutenzione.
Questa condizione è molto utile per evitare guasti o interventi all’ultimo momento che fanno perdere tempo e ore lavoro. Oppure traccia il livello di avanzamento delle commesse per avere un quadro chiaro della situazione e valutare se c’è bisogno di investire maggiori risorse per velocizzare la produzione.
Funzioni e caratteristiche dei sistemi MES
Concentriamoci un attimo su cosa un sistema software del genere può fare per un’azienda o un’industria manifatturiera. Con un programma di questo tipo puoi monitorare e gestire in tempo reale la produzione e le prestazioni, tracciare i materiali e scoprire ciò che non funziona al meglio. Ma è così semplice? Non proprio.
Ci sono alcuni aspetti da considerare. Di sicuro i punti elencati sono quelli fondamentali ma alla base c’è una lista di funzionalità più articolata. In primo luogo parliamo di raccolta e analisi dei dati, un passaggio indispensabile per arrivare alla fase successiva: studio dei parametri relativi alla qualità delle operazioni svolte durante il processo produttivo, registrando sempre cosa può portare al miglioramento continuo.
Tra le funzioni del MES abbiamo anche la coordinazione migliorata dei vari protagonisti del processo produttivo, quindi operatori e macchine. Da non dimenticare anche l’osservazione dei flussi di prodotti, la loro genealogia e tracciabilità al fine di gestire ogni aspetto: persone, beni finali, materie prime, documenti. Tutto quello che non viene gestito dal MES può essere affrontato da altri programmi di un ERP.
Tipologie di Manufacturing Execution System
Facile immaginare che un software così articolato non si limiti semplicemente a un’unica soluzione. Esistono diversi tipi di MES che devi valutare con attenzione. Qualche dettaglio in più? In primo luogo possiamo optare per MES generici o specifici, per piccole o grandi aziende. Ma poi? Come procede la scelta?
Soluzioni cloud/on-premise
Il primo tipo di MES che puoi scegliere è pensato per lavorare su cloud. Ciò significa che permette l’accesso ai dipendenti da qualsiasi luogo con connessione a Internet, che ovviamente deve essere garantita e stabile. Il punto di forza è chiaro: puoi consentire l‘accesso sempre e comunque, anche a chi opera in smart working.
Cosa cambia con il MES on-premise? Il termine indica l’uso di software installati su computer locali. Quindi la seconda tipologia di MES, a differenza del cloud, è presente sui server interni. Ciò significa che è richiesto un investimento superiore ma ne guadagni in personalizzazione, controllo dei dati, sicurezza aziendale.
MES dedicati/generici
Rispetto ai programmi generici, la soluzione specifica ha dei vantaggi che difficilmente puoi ottenere in altro modo. Ad esempio, puoi acquistare un Manufacturing Execution System pensato solo per l’automotive.
O magari per l’industria alimentare. Sono delle combinazioni che risparmiano una gran quantità di personalizzazioni che dovresti attivare con un software generico, utile quando non hai esigenze specifiche.
Produzione discreta/processo
Esistono MES dedicati alla produzione a processo e altri si concentrano su quella discreta. Nel primo caso non c’è distinzione nella produzione come avviene, ad esempio, quando lavoriamo sui fluidi tipo il petrolio o l’olio.
Con la produzione discreta, che a sua volta si divide in processi a elevata complessità/basso volume o bassa complessità/alto volume, distinguiamo i vari elementi. Come avviene, ad esempio, su un’automobile.
MES: vantaggi e best practice dell’integrazione
Nel momento in cui riesci a integrare un software MES nella catena di produzione puoi ottenere grandi vantaggi. In primo luogo? Qual è il punto di forza che non dobbiamo mai dimenticare?
C’è una riduzione delle pause inaspettate e delle micro-fermate, dato che puoi gestire i tempi e la manutenzione dei macchinari con precisione. Diminuiscono anche gli scarti e le inefficienze, si contraggono le movimentazioni inutili sempre a favore di quell’efficienza ideale indicata dalla lean production. Puoi controllare giacenze in magazzino e operare attraverso una metodologia pull al posto della push.
Significa impostare le attività secondo la logica pull e non push, ovvero realizzare un’attività solo quando il processo a valle lo richieda.
Wikipedia
Cosa significa esattamente? Tiri verso di te tutte le risorse che servono e solo quelle, limitando gli sprechi e monitorando al meglio cosa serve in un determinato periodo dell’anno e della produzione aziendale.
Da qui giungiamo a una conclusione: impossibile operare con un Manufacturing Execution System pensandolo come un’isola. Piuttosto, il MES deve essere vito (e utilizzato al meglio) un punto di interconnessione che riceve e comunica dati. Solo così può esprimere al meglio le sue potenzialità.
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