Il cloud computing ha rivoluzionato il modo in cui le aziende gestiscono le attività interne ed esterne, permettendo loro di usufruire di infrastrutture, piattaforme, applicazioni IT e software attraverso Internet.
SaaS (Software as a Service) rientra nei principali modelli di cloud computing in rapida crescita. Questo modello di licenza e distribuzione viene impiegato per utilizzare applicazioni software direttamente da Internet, e quindi come servizio.
Ma cos’è il SaaS, come funziona e quali sono i suoi vantaggi? Scopriamo tutto ciò che dovresti conoscere su questo servizio.
Indice dei contenuti
Cos’è il SaaS?
SaaS, acronimo di Software as a Service, è un servizio di cloud computing che consente all’utente finale di utilizzare un’applicazione cloud, composta da piattaforme e da un’infrastruttura IT di supporto, mediante un classico browser web. Questa soluzione, pratica per le aziende di qualsiasi dimensione, è utile quando:
- occorre delegare a terzi le operazioni di manutenzione dell’infrastruttura, delle piattaforme e del software;
- si desidera semplificare la gestione dei costi, evitando le spese in conto capitale;
- si preferisce un modello di sottoscrizione software;
- c’è la necessità di mantenere al minimo la personalizzazione per il superamento di determinati ostacoli.
Le piattaforme SaaS mettono a disposizione dell’utente un software pronto all’uso, a fronte del pagamento di un canone mensile. Il software viene eseguito dal browser web: ciò consente all’azienda di evitare ulteriori download e installazioni di applicazioni.
Le caratteristiche del SaaS sono:
- disponibile su Internet;
- ospitato su un server remoto da un provider;
- scalabile, con livelli differenziati per le imprese di piccole, medie e grandi dimensioni;
- adatto alle piccole imprese e alle startup che desiderano sviluppare applicazioni software in proprio;
- completo, in quanto comprende sicurezza, conformità e manutenzione all’interno del costo in abbonamento.
Architettura
Una soluzione SaaS si divide in tre livelli architetturali:
- livello dell’applicazione, il più alto, all’interno del quale l’utente interagisce con l’applicazione mediante il browser web. L’interfaccia utente può essere personalizzata in questo livello;
- livello della piattaforma. Qui si trovano il software di sistema e i servizi utili per l’esecuzione dell’applicazione. I dati e le configurazioni personalizzati di ogni cliente vengono mantenuti separati, all’interno di un contesto multi-tenancy, affinché sia possibile garantire privacy e sicurezza;
- livello dell’infrastruttura. Questo livello rappresenta la base all’interno della quale si trovano le risorse hardware e di rete, a supporto dell’esecuzione dell’applicazione. Per poter gestire carichi di lavoro variabili, l’infrastruttura deve necessariamente essere scalabile.
Funzionamento del Software-as-a-Service
L’architettura del SaaS si fonda sul concetto di multi-tenancy, che permette agli utenti di condividere la medesima infrastruttura e applicazione. Un approccio che consente all’azienda di ottimizzare l’efficienza del team, garantendo sicurezza e privacy ai dati, e di ridurre i costi operativi.
L’architettura di SaaS, accessibile via browser, consente di centralizzare i dati su server cloud, semplificando la gestione e l’accesso ai dati da qualsiasi luogo. Il provider del servizio si occupa interamente della gestione dell’infrastruttura, della sua manutenzione, della sicurezza, della correzione dei bug, degli upgrade e degli aggiornamenti.
Nonostante le soluzioni SaaS siano completamente funzionanti, possono incorporare integrazioni personalizzate mediante interfacce di programmazione delle applicazioni (API) per aggiungere funzionalità extra.
Le applicazioni SaaS sono composte, generalmente, da prodotti preconfigurati e plug-and-play. Tutti gli elementi oltre alle applicazioni vengono gestiti dal fornitore, come i componenti hardware (connettività di rete, storage, server di data center), piattaforme (virtualizzazione, middleware e sistema operativo) e requisiti del software (runtime, dati e applicazione).
Vantaggi
L’infrastruttura SaaS garantisce numerosi vantaggi alle imprese moderne:
- accessibilità da remoto. L’utente può accedere alle applicazioni attraverso Internet, da qualsiasi luogo, senza dover installare e gestire software locali;
- gestione e aggiornamento centralizzati nel cloud. I collaboratori dispongono di login personali che semplificano la gestione degli accessi;
- struttura di pagamento flessibile e su abbonamento, che rende prevedibili i costi. Gli abbonamenti possono includere servizi di conformità, sicurezza e manutenzione;
- scalabilità. Le soluzioni SaaS, sempre pronte all’uso, si adattano alle esigenze delle aziende e possono essere aggiornate con implementazioni anche molto complesse;
- costi ridotti. Il sistema SaaS solleva l’azienda dall’esigenza di dover investire in infrastrutture hardware;
- velocità di implementazione. Le applicazioni SaaS possono essere attivate in tempi ristretti. L’utente può accedere velocemente al servizio clienti e all’assistenza.
Nonostante i vantaggi sopra descritti, esistono alcuni rischi del SaaS che devono essere considerati:
- sicurezza dei dati e possibilità di accessi non autorizzati a livello di sistema;
- dipendenza dalla connettività e possibili interruzioni legate alla connessione, le quali rendono indisponibile il servizio;
- controllo e personalizzazione limitati rispetto alle soluzioni on-premise;
- dipendenza dal provider. In caso di chiusura del servizio, il cliente sarà costretto a migrare in modo rapido verso una soluzione diversa;
- alti costi a lungo termine e associati all’utilizzo/espansione del servizio;
- integrazione complessa con i sistemi esistenti;
- localizzazione dei dati nel server del provider, la quale potrebbe creare una crisi legata alla sicurezza e alla privacy dei dati.
Esempi di SaaS
Le piattaforme SaaS più utilizzate includono applicazioni di gestione archivi, gestione delle risorse umane, project management, CRM ed e-commerce.
I provider più famosi di servizi SaaS sono:
- Dropbox, per l’archiviazione e condivisione dei file su cloud;
- MailChimp, piattaforma di marketing automation ed email marketing;
- Google Workspace, suite composta da Documenti, Fogli, Gmail, Presentazioni e altre risorse;
- Salesforce, piattaforma di gestione della customer relationship (CRM);
- Slack, piattaforma di messaggistica e comunicazione aziendale,
- Hubspot, una suite utile nel settore marketing, vendite e servizio clienti;
- BigCommerce, dedicata al mondo e-commerce e alla gestione/creazione di store online;
- DocuSign, per la firma elettronica e per la gestione dei documenti;
- ZenDesk, piattaforma per assistenza e supporto ai clienti;
- SAP, suite di software per la gestione e per i processi aziendali;
- CA Technology, per la gestione e automazione delle infrastrutture IT;
- Paychex, per la gestione delle risorse umane e della contabilità aziendale.
SaaS, PaaS e IaaS a confronto
Oltre alla soluzione SaaS, esistono altri due modelli di distribuzione di servizi informatici: il PaaS (Platform as a Service) e IaaS (Infrastructure as a Service).
Quali sono le differenze tra i tre modelli? Valutiamole nel dettaglio:
- IaaS offre servizi fisici (rete, virtualizzazione e storage) al cliente, mediante il cloud. L’utente accede mediante un’API o una dashboard, gestendo app, sistema operativo e middleware. Il provider, invece, gestisce e fornisce hardware, dischi rigidi, storage, server, rete e ha la responsabilità di risolvere i problemi provocati da un’interruzione, da una riparazione o malfunzionamento dell’hardware;
- PaaS offre un hardware e una piattaforma software applicativa all’utente, che deve gestire indipendentemente i dati e l’applicazione. Rappresenta l’ambiente più adatto per sviluppare, gestire ed eseguire le applicazioni senza doversi occupare dell’infrastruttura necessaria alla loro esecuzione;
- SaaS offre soluzioni preconfezionate, pronte all’uso, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza aziendale. Le moderne soluzioni SaaS, spesso, vengono costruite su piattaforme IaaS o PaaS.
Come vengono determinati i prezzi
Generalmente, i fornitori propongono un princing basato su:
- utenti. Il costo dipende, in questo caso, dal numero degli utenti che possono accedere all’applicazione. Un modello adeguato alle aziende che hanno un ottimo controllo degli accessi;
- funzionalità. In questo caso, le aziende pagano un canone che viene calcolato in base alle funzionalità di cui hanno bisogno. Un modello flessibile e agile, che permette di pagare esclusivamente per le caratteristiche rilevanti;
- volumi di utilizzo. Il costo del servizio SaaS varia in base alla quantità di risorse o di dati utilizzati. Questo modello si adatta particolarmente ad applicazioni in cui l’utilizzo può variare, anche sensibilmente, nel corso del tempo.
È essenziale valutare attentamente le priorità operative e strategiche dell’azienda, per poter scegliere il modello di pricing più adatto e gestire i costi in modo trasparente ed efficiente.
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