Una delle conseguenze della pandemia di Covid-19 è stata l’aumento esponenziale del rischio di attacchi informatici. L’era moderna costringe tutti, utenti medi e imprese, a prendere adeguati provvedimenti affinché i dispositivi non siano soggetti a un attacco hacker.
Al giorno d’oggi tutti i dispositivi, dal tablet al laptop, passando anche per lo smartphone, vengono utilizzati quotidianamente sia per esigenze private che per lavoro. Nell’era dello smart working è possibile accedere alle risorse aziendali, alle piattaforme di lavoro e a centinaia di migliaia di dati sensibili mediante un semplice dispositivo domestico.
Ciò si è tradotto, dal 2020 ad oggi, in un aumento vertiginoso delle minacce e degli attacchi informatici: il phishing, secondo i dati Clusit, è cresciuto del 200% solo nel mese di maggio 2022. Il rischio per le imprese (e non solo per gli utenti privati) è quindi altissimo e ha raggiunto livelli record mai rilevati prima d’ora.
Anche per questo, negli ultimi anni, la necessità di provvedere alla sicurezza degli endpoint (ovvero i nodi per la comunicazione in rete) è divenuta essenziale per qualsiasi impresa del mondo. L’endpoint security ha l’obiettivo di proteggere gli endpoint che si connettono a una rete aziendale, bloccando le attività rischiose o i tentativi malevoli di accesso.
Le soluzioni di sicurezza centralizzate, non più sufficienti per contrastare le nuove minacce informatiche, devono essere accompagnate da un sistema di protezione aggiuntiva dedicato ai possibili punti di ingresso e di uscita.
Scopriamo come garantire protezione e sicurezza alla rete aziendale scegliendo una soluzione endpoint protection.
Indice dei contenuti
Cos’è l’endpoint security?
L’endpoint security, ovvero la sicurezza degli endpoint, mira a garantire la massima protezione alla rete aziendale progettando un’infrastruttura che vada a proteggere tutti i dispositivi endpoint collegati, in remoto, al client.
Il sistema di endpoint security verifica che il dispositivo endpoint soddisfi i criteri di sicurezza, prima di concedergli l’accesso alla rete. In questo modo è possibile avere maggiore controllo sui punti di accesso e riuscire, laddove necessario, a bloccare un tentativo malevolo di accesso.
Gli strumenti di endpoint security possono offrire numerose funzionalità, permettendo all’azienda di:
- controllare i livelli di sicurezza dei singoli accessi;
- monitorare le attività degli endpoint;
- bloccare le minacce e le attività dannose;
- prevenire l’eventualità di una perdita dei dati;
- proteggere la rete dalle minacce interne;
- controllare gli utenti privilegiati;
- rilevare l’endpoint e la sua capacità di risposta;
- classificare i dati;
- crittografare endpoint, e-mail e dischi;
- eseguire l’attività di whitelisting.
L’endpoint protection cos’è?
L’approccio endpoint security si concretizza attraverso specifici strumenti di sicurezza, chiamati endpoint protection platform (EPP). Questi sistemi integrati consentono di monitorare da remoto i processi di esecuzione inerenti ai vari endpoint, valutando gli indici di variabilità e correggendo in automatico le imperfezioni.
Gli endpoint protection platform comprendono, all’interno di un pacchetto unico, diverse funzionalità: firewall, antivirus, antimalware, antispyware, sistemi di prevenzione delle intrusioni. Le soluzioni endpoint protection proteggono la rete da worm, malware, trojan e software malevoli, impedendogli di penetrare all’interno degli endpoint e di avere quindi accesso alla rete. Questi sistemi contribuiscono, inoltre, a mantenere la rete in salute e perfettamente funzionante.
Lo sviluppo degli strumenti endpoint protection, in costante e vertiginosa crescita, già oggi permette alle imprese di gestire più semplicemente le singole componenti di sicurezza: dalla gestione della vulnerabilità all’ottimizzazione di patch e configurazioni. Gli strumenti di endpoint protection di livello avanzato, inoltre, garantiscono funzionalità extra tra cui backup, disaster recovery e crittografia.
Perché è importante la protezione degli endpoint?
Le minacce informatiche hanno travalicato i limiti fisici dell’ufficio: oggi, infatti, lo smart working aumenta il rischio a cui gli endpoint sono soggetti, soprattutto perché i dipendenti utilizzano postazioni da remoto. Ciò comporta una maggiore vulnerabilità degli endpoint, presi d’assalto dai criminali informatici con obiettivi quali:
- accedere a dati e informazioni archiviati sugli endpoint;
- utilizzare gli endpoint come punto di ingresso o di uscita da una rete aziendale;
- sferrare attacchi DDoS in grado di bloccare le aziende, sovraccaricandone i server.
È necessario utilizzare un sistema di endpoint protection per poter supervisionare e proteggere tutti gli endpoint, sia on-premise che off-premise. Ciò è fondamentale per tutte le imprese, a ogni livello: dalle PMI alle grandi aziende.
I criminali informatici, sfruttando le vulnerabilità degli endpoint, potrebbero provocare danni ingenti a qualsiasi azienda: furto dei dati, spionaggio, richieste di riscatto, blocco dei server e danni all’immagine. Queste sono solo alcune delle conseguenze che un attacco hacker potrebbe comportare.
Come funziona l’endpoint protection
Un EPP (endpoint protection platform) può offrire molteplici funzionalità alle aziende, sulla base delle attività svolte e delle esigenze. In genere, un sistema di endpoint protection permette alle imprese di usare le policy per raggiungere il livello di sicurezza indispensabile per l’accesso alla rete.
È possibile utilizzare gli strumenti di endpoint protection per:
- negare l’accesso a siti che contengono malware o contenuti dannosi;
- identificare un endpoint infetto, in caso di attacco informatico, isolandolo dalla rete;
- monitorare, proteggere e prevenire le minacce sui singoli endpoint.
Quali sono i vantaggi dell’endpoint protection
Gli strumenti di endpoint protection rappresentano risorse fondamentali a garanzia della business continuity. I vantaggi offerti da queste soluzioni sono innumerevoli e considerevolmente importanti:
- protezione contro i vettori di minacce, come le credenziali compromesse, le e-mail di phishing, la crittografia mancata/errante. I vettori di attacco permettono ai criminali informatici di inviare payload dannosi, compromettendo il sistema vittima dell’attacco. Le soluzioni di endpoint protection identificano i vettori e li bloccano efficacemente;
- gestione unificata della sicurezza. Le soluzioni di endpoint protection permettono di colmare le lacune nella sicurezza provocate dalla gestione separata degli endpoint. Gli amministratori IT possono, quindi, gestire mediante un’unica interfaccia tutti gli endpoint collegati alla rete, identificando gli eventuali punti deboli;
- ottimizzazione della resilienza dell’azienda. Le imprese, soprattutto in caso di lavoratori in remoto, devono scegliere misure di sicurezza efficienti per proteggere i dati gestiti e mantenere l’integrità e la competitività aziendale;
- miglioramento della reputation. Una violazione conseguente a un attacco informatico può danneggiare enormemente l’azienda, sia in termini di business che di reputazione;
- gestione semplificata della sicurezza. Gli strumenti di endpoint protection, essendo automatici, semplificano il processo di protezione della rete aziendale. I tecnici IT possono gestire un numero molto alto di endpoint mediante un’unica interfaccia, avendo conseguentemente più tempo e risorse per lavorare su attività business-critical.
La protezione degli endpoint è uguale all’antivirus?
Mentre i classici antivirus rilevano le minacce sulla base delle loro firme (quali pattern e footprint rilasciati dall’attacco stesso), le soluzioni di endpoint protection abbinano le funzionalità dei moderni antivirus ad altre funzioni di sicurezza (prevenzione della perdita dei dati, firewall, sandboxing e data recovery).
Gli attacchi informatici sono sempre meno soggetti a firme e file: per questo motivo, i classici antivirus potrebbero fallire, non individuando la problematica. I sistemi di endpoint protection offrono funzionalità avanzate di rilevamento e prevenzione, riuscendo a individuare le minacce anche qualora siano sprovviste di firme.
Quale protezione endpoint protection utilizzare
Numerosi i vendor che propongono piattaforme di endpoint protection per PMI o aziende strutturate. Tra le migliori e più utilizzate soluzioni di endpoint protection attualmente in commercio segnaliamo:
- Microsoft Defender Advanced Threat Protection (ATP);
- Falcon di CrowdStrike;
- Symantec Endpoint Security;
- Apex One di Trend Micro;
- Intercept X di Sophos.
Qual è la differenza tra EDR e protezione degli endpoint?
Le tecnologie di endpoint security vengono attualmente suddivise in due diverse categorie: EPP, le piattaforme di endpoint protection, ed EDR, le soluzioni di rilevamento e risposta degli endpoint. Mentre gli EPP rappresentano uno strumento utile per la sicurezza preventiva, gli EDR garantiscono funzionalità differenti, di risposta e rilevamento. Si consiglia di utilizzare entrambe le soluzioni per ridurre al minimo il rischio di attacco informatico.
L’EDR (endpoint detection and response), rispetto alle soluzioni di endpoint protection, sfrutta abilità di analisi dei dati che permettono di identificare e rispondere alle minacce mentre sono in corso o addirittura prima che possano verificarsi. Questi strumenti rilevano malware con codici polimorfici, difficilmente rintracciabili dalle altre tecnologie per la sicurezza.
I sistemi EDR identificano le minacce, potenziali o attive, spesso troppo complesse da rilevare per un antivirus classico (ad esempio, gli attacchi malware senza firma o senza file, oppure gli attacchi zero day). Gli endpoint detection and response utilizzano strumenti di analisi in grado di riconoscere una minaccia sin dalle prime fasi di un attacco, risolvendola in modo automatico e repentinamente.
Gli endpoint detection and response monitorano e gestiscono i dati di sicurezza relativi agli endpoint in tempo reale, reagendo immediatamente alle minacce. Mentre gli strumenti endpoint protection impediscono le minacce commodity (phishing non mirato, truffe online standard o malware massivo) e gli attacchi informatici più comuni, gli EDR sono in grado di rilevare anche le minacce che hanno superato i controlli delle soluzioni di endpoint protection.
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